Due storie 

per una vita di  

ordinaria follia!

 La prima storia è quella di un ragazzo normale, o quasi, cresciuto in un quartiere di Torino (Mirafiori Sud).

Stavo poco al chiuso ero quasi sempre giù in piazzetta con mio fratello e i miei amici, eravamo in tanti nessuno rimaneva in casa, i genitori avevano meno paranoie forse aiutava il fatto di non essere contagiati da mille terribili notizie come invece accade adesso e ora non vedi nessuno giocare per strada. Con l'avvento d'internet la gente legge troppe scemenze quando si potrebbe imparare o vedere tanto su tutto. Per fortuna siamo cresciuti diversamente diciamo più liberi  senza pensieri. Io e mio fratello giocavamo a calcio nella Gabetto, poi nel Mirafiori, grazie allo sport oltre al pallone imparammo a socializzare di più, soprattutto con le ragazzine‼ 

Ho incominciato a fumare le canne insieme alla mia compagnia,  composta da vari elementi, uno più stravagante dell'altro, ed ho provato anche altri stupefacenti, ma facciamo finta di niente o le persone mi prenderebbero per un drogato. Assieme ai miei amici scatenavamo una combinazione  di divertimento all'ennesima potenza. Abbiamo partecipato a svariate feste, rave e serate indimenticabili da censura, poi arrivarono le nostre vacanze. Le prime furono nel 1997 avevo sedici anni, ero il più piccolo ma promettevo bene infatti la prima sera ci arrestarono per averci trovato in camera parecchio fumo. Durante le vacanze conobbi Roberta, stupenda, persi subito la testa era più grande di me. Insieme ci divertivamo tantissimo fu uno dei miei primi amori. La nostra seconda vacanza nel 1998 fu in Spagna. Pensieri zero, se non quello di ricercare sempre più emozioni e viverle a pieno. Con mio fratello più piccolo di 18 mesi e mio cugino abbiamo sempre condiviso quasi tutto.  Da come si potrà ben capire non ero un ragazzo che seguiva troppo le regole, ma in fondo non ho mai esagerato.

La vita era il mio pane quotidiano. 

Sliding doors

11 Agosto 1998

Qui incomincia l'altra vita. È la data in cui tutto è cambiato.

Ero in Spagna, Tarragona, insieme ai miei amici. Premetto che in quel posto, li ho portati io perché c'ero già stato anni prima con parenti.

Alle sei di pomeriggio decisi di fare un tuffo da una scogliera, non era certo la prima volta,  ma quel giorno qualcosa è andato storto. Mi preparo, sono sopra lo scoglio, sto per tuffarmi di testa, sotto vedo i miei amici che sono li che mi aspettano, pronti con la macchina fotografica per immortalare quell'istante. Faccio un sospiro e parto. 

Riaprendo gli occhi sono in un universo parallelo. Dall'acqua vedo i miei amici rimasti sopra lo scoglio gesticolare animatamente e a un certo punto Salvo, che doveva fare la foto, mi afferra per le braccia violentemente per fare in fretta , mi trascina fuori dall'acqua e mi appoggia sulla scogliera appuntita, talmente tagliente da camminarci con le scarpe, altrimenti ti facevi malissimo, li ci aspettava un altro mio amico "gambo" pronto a intrvenire facendomi la respirazione bocca a bocca, In quello stesso istante guardandomi attorno mi accorgo che non sentivo niente, avevo capito tutto: il mio corpo non era più il mio. 

Adesso vi racconto la vita di un disabile…

Ridete sempre!

pagina youtube: DAN NERO

Ultimi commenti

17.02 | 09:59

no non faccio il duro...ma non so chi sei

04.02 | 20:47

Ma allora fai tanto il duro ma alla fine sei un romanticone🤭🤭

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