storie di tutti i giorni
10. feb, 2016
Passi lenti e pesanti col cappuccio che avvolge meta viso
ti trovo davanti come un albero in fiore
disarmato di fronte a tanti colori
a un profumo che mi apre la pelle.
Tu porti la primavera, tu porti musica, nota per nota ti avvicini
prendendomi la mano saliamo sul pentagramma
e come ultimo acuto la tua stanza, con una spinta sono sul letto
ti afferro per le braccia trovandoci labbra affamate l'una dalla 'altra
con il sole pronto a lasciarci non prima di regalarci l'ultimo raggio.
illumina il tuo viso!!
Dio quanto è bello.
danilo neri