"Cosa succede

in città"

Ho creato questo sito per sdoganare la disabilità.  Di solito le persone hanno paura di quello che non conoscono, quindi è meglio approfondire il più possibile. 

"Noi siamo disabili a causa della nostra malattia. Ma non lasciarti ingannare, tutti abbiamo delle malattie. Chi non si è mai sentito male? Chi non si è mai rivolto ad un medico? Chi non si è mai sottoposto a delle cure? E per questo è un disabile? Certo che No." Smette di toccarmi per un momento, come per pensare. Poi sorride, e riallunga la sua mano sulla mia guancia. " I disabili sono coloro a cui viene impedito  di accedere a una piena partecipazione alla vita sociale a causa della loro condizione. E' la società che li genera, i disabili, non il loro corpo o la loro mente. Come sosteneva uno dei maggiori studiosi in materia, la disabilità non ha nulla a che fare col nostro corpo."

 Cit. "L'accarezzatrice,  Giorgia Wurth"

Non posso negare che quando esco di casa, mi sento un pò in imbarazzo e, a volte, consapevole di affrontare gli sguardi indiscreti delle persone. Forse non accade a tutti i disabili ma la mia postura e la mia carrozzina sono un pò più diverse rispetto alle altre e possono suscitare ancora più curiosità nelle persone. Per esempio, se sono in un ristorante, gli occhi si spalancano appena iniziano ad imboccarmi. E' in quell'istante che divento piccolo piccolo piccolo, ma poi bastano due o tre bicchieri di vino per far sparire tutta la gente che ho attorno. Anche nei locali e in discoteca mi è capitato. Forse con meno invadenza degli  sguardi altrui. E' proprio lì che la gente pensa più al divertimento anzichè ad un handicappato, sbronzo come una merda, e fuso come un caprone. E' in quelle serate che tiro fuori la mia arma segreta, l'occhiale da sole che, per chi mi conosce, è simbolo della  mia confusione totale. La gente mi passa affianco e mi offre da bere (immaginate quanta gente ci sia in un locale). Capita anche che mi si accolli come una cozza il fuso di turno, che mi racconta la sua vita e a me tocca annuire con la testa (l'unica parte del corpo che io muovo) come se mi interessasse il suo discorso, ma in realtà non mi accorgo neanche di che faccia abbia il soggetto (anche se mi fa scassare dalle risate). Ho passato e continuo a passare serate bellissime e mi rendo conto che quando le persone svuotano la mente, cadono anche i pensieri e i pregiudizi. Forse pensiamo troppo!

Vita Ordinaria: 

Il 90% dei disabili  si sveglia il mattino, va a lavorare, fa la vita di una qualsiasi persona. Io sono un pò diverso: primo perchè sono pigro e non ho voglia di fare un cazzo e secondo perchè sono pigro!!! Alle 8,30 mia madre va a lavorare e arriva Carla, l'oss (operatrice socio-sanitaria) che è un pò come se fosse la mia baby sitter. Colei che condivide con me avventure, dispiaceri e gioie da quasi 13 anni. Durante la mattinata  mi aspira perchè ho la tracheo e mi aiuta a risolvere per me grossi problemi che nella vita di una persona "normale" sono piccolissime cose, come accendere la tv, la radio, cambiare canale o usare il computer (cosi sfiga vuole che non posso neanche veder un pornazzo in pace da solo). Questo quando mi sveglio presto, per cui quasi mai! Quando arriva l'infermiera mandata dall'assistenza domiciliare dell'asl, mi preparano per essere presentabile il giorno: mi lavano il corpo (comprese le parti intime), mi cambiano le varie medicazioni ed infine mi vestono. Non è facile passare da un giorno all'altro, dall'essere autonomo anche solo per fare una pisciata, o una cagata in santa pace, a dover dipendere per tutto da mani estranee. Ripeto non è facile per niente, se aggiungiamo poi il repentino cambio di personale;  é ancora peggio quando vengo ricoverato per svariati motivi.

 Nel pomeriggio arriva la mia badante o meglio "schiavetta",  che esegue tutti i miei "ordini" e cosi facciamo passare il pomeriggio. Il tacito accordo è che cio che accade nel pomeriggio, rimane fra le quattro mura, sennò son cazzi. Premetto che tutti i giorni fortunatamente non sono uguali. "Accendi la tele, appiccia il pc, apri il poker" queste solo alcune delle attività con cui ci intratteniamo. Quando ho voglia fumo per rilassarmi con la musica giusta e qualche volta facciamo un'aperitivo alcolico. Da quando comincia la bella stagione si esce in carrozza per andare a respirare un pò d'aria buona e giriamo per il quartiere, portando sempre le buone abitudini con noi fuori casa. Alle 19 arriva mia madre. Ho un rapporto abbastanza amichevole con i miei. Io e mamma Angela siamo molto simili per certi aspetti caratteriali, testoni e orgogliosi, quindi basta un niente per scatenare un inferno. Ma dopo la prima sfuriata si torna alla tranquillità, anche se lei qualche volta conserva il rancore ed io, facendo il paraculo alla fine riesco a farla ritornare mansueta. Papà Tony è molto più bonaccione, la sua filosofia di vita potrebbe esser "vivi e lascia vivere", anche lui protagonista di un'avventura abbastanza provante visto che ha affrontato un'operazione di otto ore per levare dalla sua testolina un grande tumore. Forse le 8 ore più lunghe della mia vita, senza forse, indubbiamente le più lunghe per me, mamma, Fabio e tutta la famiglia. Dopo due anni di fisioterapia e pausa dal lavoro è tornato un pò più rincoglionito di prima ma è tornato! A tarda serata tende ad impadronirsi della mia camera e soprattutto, cosa ancor più grave , del mio telecomando. Quindi quando non si gioca a poker assieme diventa uno sclero totale, purtroppo senza accorgermene volano parolacce. Stando 24 ore su 24 insieme il rapporto rimane sul confidenziale amichevole, come se fossimo amici di bar che si vedono ogni giorno, e non c'è stato quel distacco che si crea con i figli dopo la maggiore età. Io con loro parlo di tutto ma quando si tratta di vita privata, per quel poco che è, io mi chiudo a riccio e la tengo stretta stretta a me. Casa mia è come un centro sociale... gente che va, gente che viene. La maggior parte delle volte c'è mio fratello con mia cognata e la mia nipotina Maya, che ha portato tantissima gioia in casa come solo un bimbo è capace di fare.  La TV ci fa compagnia con i suoi programmi, infine quando i miei vanno a letto verso mezzanotte io mi piazzo un bel film su sky, visto che sono amante del cinema e spesso vado avanti fino alle 4 di mattina. Tirando le somme, la colonna portante della famiglia è mia mamma. Credo che la sua sopportazione sia immensa, d'altronde una mamma per il figlio è capace di fare cose impossibili e la mia ci è riuscita in pieno. 

Lo scopo della vita

è vivere!

E vivere significa

essere consapevoli,

gioiosamente,

divinamente,

serenamente

e con ebbrezza.

pagina youtube: DAN NERO